Bilancio del 3rd International Ophthalmic and Ophthalmoplastic Training Courses 2011

Anche quest’anno, nel mese di Settembre, si sono svolti i Corsi di Oculistica ed Oftalmoplastica all’Isola d’Elba dove, da 3 anni ormai, si danno appuntamento gli oculisti italiani per confrontarsi sulle novità chirurgiche e terapeutiche e per impratichirsi con le ultime tecnologie su occhi di maiale e su tessuti animali.

Come da tradizione il Congresso è stato diviso in 2 parti, quella Oculistica e quella Oftalmoplastica che, in questa Edizione, ha ospitato i nomi più importanti della “Chirurgia Perioculare” dell’America del Nord e del Sud, che si sono confrontati sullo stato dell’arte della Chirurgia Estetica e Funzionale delle Palpebre, del Volto, delle Vie lacrimali e dell’Orbita.

La prima giornata è stata dedicata alle novità in campo corneale , retinico e sul Glaucoma. Si è discusso sulle nuove tecniche di trapianto di cornea assistiti da Femtolaser e sui nuovi prodotti da iniettare nell’occhio per le maculopatie.

Per quanto riguarda il Glaucoma si è convenuto, così come è ormai abitudine negli Stati Uniti, che la tecnica con Laser SLT è da considerarsi il trattamento di elezione prima di iniziare una terapia con colliri, dal momento che l’effetto terapeutico risulta più efficace, ma è comunque da consigliare per permettere di abbandonare, o perlomeno di ridurre, la terapia con colliri in atto.

La seconda giornata ha dato spazio alle controversie in oculistica:
Si è parlato del Cross Linking nel Cheratocono e si è convenuto che la tecnica di scelta deve essere quella Stromale perchè la transepiteliale ha un effetto nettamente minore.

Si è poi molto discusso sull’opportunità di trattare i Corpi Mobili del Vitreo (Mosche Volanti o Floaters) con gli Integratori, con lo Yag Laser o con la Vitrectomia: i colleghi presenti hanno poi votato, a fine Sessione, dando la preferenza, in larga maggioranza, alla Tecnica Yag Laser, valutando la vitrectomia come intervento più rischioso e da riservare nei casi in cui il laser è controindicato, mentre per quanto riguarda gli integratori si è confermato che in letteratura non ci sono studi scientifici che ne confermino l’efficacia terapeutica.

Nel Pomeriggio si è aperta la parte dedicata all’Oftalmoplastica, una branca superspecialistica dell’Oftalmologia, che si occupa di tutto quello che c’è intorno all’occhio sia dal punto di vista estetico che funzionale.
Si è iniziato con i Corsi Teorico pratici di base dove i Docenti hanno mostrato lo stato dell’arte dei trattamenti di ringiovanimento del volto tramite Lipofilling, Radiofrequenza, Laser Co2 frazionato, Filler e Botulino.

Molto interesse ha destato un nuovo Filler a base di Idrossiapatite che, pur essendo riassorbibile, ha una durate 3 volte maggiore (1 anno e mezzo) rispetto quelli a base di Acido Jaluronico, dove il Dott. Josè Montes, di S.J. de Puerto Rico, ha mostrato l’efficacia del prodotto iniettandolo su modelle.

Nella Sessione di Blefaroplastica i Docenti hanno poi insegnato a disegnare la palpebra superiore nel modo più corretto, per non rischiare di togliere troppa cute, stimolando i partecipanti ad utilizzare le apposite penne e la “Pinza di Orione” sul collega seduto accanto, mostrando loro la tecnica più appropriata.

Molto apprezzata è stata la novità presentata dal Dott. Carlo Orione che ha sviluppato una Tecnica personale che ha chiamato “Xantelasma Shaving” dove, utilizzando le onde radio, permette di eliminare lo xantelasma senza dover accorciare chirurgicamente la palpebra e riducendone le recidive.

L’ultima giornata, infine, ha permesso ai chirurghi italiani di confrontarsi con gli Oculoplastici Stranieri che hanno accettato di buon grado di “scontrarsi” su argomenti controversi:
Francois Codere di Montreal si è misurato con Robert Kersten di San Francisco sulla opportunità di utilizzare la fascia autologa od una fascia alloplastica nell’intervento per la Ptosi Congenita.

Josè Louis Tovilla di Mexico City ha discusso con Martin Devoto di Buenos Aires sul migliore approccio, transcutaneo o transcongiuntivale, nelle Borse Palpebrali Inferiori.

Jeffrey Nerad di Cincinnati si è confrontato con Suzana Matayoshi di Sao Paulo sull’opportunità o meno di togliere il grasso durante gli interventi di Blefaroplastica convenendo con l’auditorio sull’importanza di non invecchiare lo sguardo togliendo volume alle palpebre, ma di ringiovanirlo riposizionandolo.

Per finire i 180 oculisti ancora presenti in Sala, nonostante il bel tempo che ci ha accompagnato sull’Isola, hanno molto apprezzato l’intervento del Maestro dell’Oftalmoplastica Americana, Richard Anderson di Salt Lake City, che ha concluso i lavori con una lezione magistrale sulla chirurgia per il ringiovanimento del volto, mettendo in rilievo il fatto che quando si interviene bisogna tener conto non solo delle palpebre, ma di tutto il viso nel suo insieme.

10/12 Settembre 2011



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