Le nuove Tecnologie aiutano l’oculista a migliorare la vista: Maculopatia e Blefarite

La Scienza medica ha fatto passi da gigante negli ultimi anni ed ha permesso di guarire malattie che sembravano incurabili. In oftalmologia, soprattutto, i nuovi laser e le recenti apparecchiature medicali hanno consentito interventi di microchirurgia sino a ieri impossibili e contribuito a curare patologie considerate croniche e progressive. Chiediamo al Dott. Carlo Orione, socio fondatore dell’International Society of High-Tech in Ophthalmology (I.S.H.O.) ed oculista all’avanguardia dotato di tutte le nuove tecnologie per l’oculistica nel suo attrezzatissimo Centro a Nizza Monferrato, di parlarci delle ultime novità.
“Una patologia considerata incurabile era la Maculopatia, una degenerazione progressiva della parte centrale della retina che é la prima causa di cecità nelle persone sopra i 65 anni. Oggi con le iniezioni intravitreali riusciamo a fermare la forma umida e con il nuovissimo Laser 2RT possiamo intervenire anche nella forma di tipo secco”.
Il suo Centro a Nizza Monferrato é stato il primo in Italia ad utilizzare questo laser, che risultati ha ottenuto?
“Ho creduto subito in questo laser anche perché mi era stato presentato da una delle migliori ditte produttrici nel mondo, la ELLEX australiana, che aveva dotato il mio Centro già di altri laser come il laser giallo per la retinopatia diabetica e lo Yag laser per Vaporizzare le cosiddette Mosche Volanti (Miodesopsie) ed i risultati mi hanno dato ragione.
Da Marzo 2015 ho trattato più di 100 pazienti e la degenerazione maculare si é fermata nel 70% di questi a distanza di 1 anno.
La terapia di ringiovanimento retinico viene eseguita ambulatorialmente, é indolore, non richiede più di 10 minuti ed è sufficiente un solo trattamento per fermare il progredire della malattia.
Il 2RT, inoltre, é indicato nel ridurre significativamente l’Edema Maculare Diabetico. Attualmente sono in corso Trials clinici sia per la Corioretinopatia Sierosa Centrale che per la Retinopatia Pigmentosa ed i primi risultati sono molto incoraggianti”.
Un’altra novità tecnologica che mi ha visto pionie re in Italia é la Luce Pulsata per curare l’occhio secco da Blefarite e Meibomite”, afferma il Dr. Orione Consigliere Nazionale A.I.M.O. (Associazione Italiana Medici Oculisti).
“I recenti studi scientifici presentati al Congresso Mondiale dell’ARVO (The Association for Research in Vision and Ophthalmology) hanno evidenziato come la causa principale della Sindrome da Occhio Secco (Dry Eye) sia la Disfunzione delle Ghiandole del Meibomio (MGD).
Questa condizione provoca un’instabilitá della lacrima che esita in un’infiammazione oculare cronica con iperemia, bruciore, atrofia degli orifici delle Ghiandole con infezioni ricorrenti, blefarite, meibomite, orzaioli, calazi e, nei casi più gravi, con micro ulcerazioni dell’epitelio corneale. La terapia piú innovativa e risolutiva consiste, oggi, nella IRPL (Intense Regulated Pul- sed Light) detta anche tecnologia a LUCE PULSATA (IPL).
Questo dispositivo, di ultima generazione, genera un nuovo tipo di luce pulsata policromatica che stimola le ghiandole del Meibomio a riprendere il loro normale funzionamento.
Il trattamento é semplice e veloce e la seduta dura pochi minuti. Il paziente si accomoda su di un lettino con la testa sollevata di 30 gradi. Una mascherina di metallo viene appoggiata sugli occhi per protezione e del GEL viene spalmato sulle palpebre. Una serie di 5 Flash vengono applicati intorno alla palpebra inferiore, in sequenza, dal canto interno (parte vicino al naso) al canto esterno (parte vicino alla tempia). La stimolazione permette alle Ghiandole del Meibomio di riprendere la propria normale funzione già dopo 2 ore dal trattamento”.

Pubblicato sulla “Guida di Asti 2016”

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