Ringiovanimento dello sguardo nel 2014: il punto di vista del Chirurgo Oftalmoplastico

Dopo i “fatidici” 40 anni i segni del tempo iniziano lentamente a presentarsi sul nostro viso, compaiono le prime rughette intorno agli occhi e sulla fronte, iniziano ad accentuarsi le linee di escavazione tra l’occhio, il naso e la bocca, gli zigomi si riducono di volume, la cute delle palpebre tende a scivolare in basso ricoprendo parzialmente gli occhi ed il grasso perioculare tende a fuoriuscire formando le antiestetiche “borse”.

Il nostro sguardo, in questo modo, ne risente, tende ad apparire più triste e preoccupato, mostrando inesorabilmente i segni del tempo.

Cosa mi sento di consigliare alle pazienti che si rivolgono a me per migliorare il loro aspetto?

Prima di tutto chiedo ai miei pazienti cosa vogliono migliorare, in questo modo cerco di capire le loro esigenze, senza influenzare il personale ideale di bellezza.

Successivamente fotografo il viso e discutiamo insieme le varie soluzioni possibili che possono essere di tipo chirurgico e/o iniettivo.

Negli ultimi Corsi e Congressi che ho organizzato sull’argomento si é evidenziato come un buon ringiovanimento dello sguardo si ottenga restituendo volume alla zona perioculare, riposizionando il grasso in eccesso, anziché asportarlo.

Se noi osserviamo una persona anziana notiamo come il contorno occhi abbia perso volume, così se noi asportiamo tutto il grasso perioculare invecchiamo precocemente lo sguardo dei nostri pazienti.

Sono molti, purtroppo, i pazienti che hanno subito un intervento aggressivo durante una Blefaroplastica e non si piacciono, mentre il corretto approccio deve essere molto conservativo, limitando al massimo l’asportazione della parte muscolare e di quella grassa.

Prendiamo come esempio una modella od un’attrice giovane e notiamo come le 4 palpebre siano “piene”, non vuote. Per questo motivo la mia tecnica preferita per le antiestetiche “BORSE PALPEBRALI” è quella dell’approccio transcongiuntivale, dall’interno della palpebra, in modo da non lasciare cicatrici esterne, con riposizionamento del grasso.

Con questa metodologia chirurgica isolo il grasso fuoriuscito dalla sua sede naturale, che gonfia in modo antiestetico le palpebre inferiori, e lo riposiziono nella parte del viso che ne ha più bisogno, solitamente quella vicino al naso, chiamata “Tear Trough Deformity”, che è la prima zona perioculare che diventa più scavata con il passare degli anni.

Fisso, poi, il grasso dove voglio che mi dia volume con un punto transcutaneo in Nylon che rimuovo dopo 7 giorni.


Il risultato che così otteniamo dura nel tempo e conferisce alla paziente uno sguardo più giovane e piacente anziché un invecchiamento anticipato.

Molte volte la chirurgia non é necessaria e si ottengono ottimi risultati con altre tecniche, come la tossina botulinica che rilassando alcuni muscoli elimina le rughe intorno agli occhi, sulla fronte o intorno alla bocca con l’effetto di innalzare anche le sopracciglia.

Per ringiovanire il nostro viso possiamo, inoltre, utilizzare i filler, sostanze naturali completamente riassorbibili, a base di acido ialuronico, indicato per le piccole rughe e per le labbra, o di idrossiapatite di calcio come il Radiesse, sostanza che stimola la produzione di collagene, che conferisce maggior volume alla parte del viso trattata rendendo la pelle più liscia e luminosa.

Solitamente questo prodotto viene utilizzato per aumentare gli zigomi, per riempire i solchi nasogenieni e per migliorare il contorno della mandibola e del mento.

Il trattamento é indolore in quanto il filler viene mescolato, poco prima del trattamento, con un anestetico. La durata del Radiesse dipende dal tempo di riassorbimento soggettivo, ma l’effetto può durare fino a 12/18 mesi.

Altre metodiche che ci permettono di nascondere i segni del tempo sono il Laser, la Radiofrequenza e la PRP, una biorivitalizzazione che utilizza il proprio sangue, opportunamente centrifugato, purificato ed attivato, reintrodotto, poi, nelle zone che si vogliono migliorare.