Tecniche Mini-Invasive in Chirurgia Oftalmoplastica [1.12.2012]


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Tecnica mini invasiva per correggere l’occhio tondo

C. Orione (1), M. Orione (2)
(1) Responsabile di Oculistica e Chirurgia Oftalmoplastica Villa Igea, Acqui Terme
(2) Facoltà di Medicina, Genova
Sinossi:

Viene descritta una tecnica chirurgica mini invasiva per risolvere l’occhio tondo, una situazione antiestetica che si può verificare con il passare degli anni o in seguito ad intervento di Blefaroplastica.
Abstract:
Una delle complicanze che possono insorgere dopo intervento di Blefaroplastica Inferiore è quella dell’occhio tondo, dove viene perso il normale angolo acuto della rima palpebrale temporale. (foto 1)
Anche in persone che non hanno subito interventi, la fisiologica ptosi dei tessuti può ampliare il normale angolo acuto del canto esterno.

Oltre ad un peggioramento estetico si verifica, inoltre, uno scleral show (una esposizione eccessiva della sclera), che può procurare bruciore ed iperemia oculare. (foto 2)


La tecnica proposta prevede l’apposizione di un solo punto di sutura in materiale non assorbibile tra il legamento cantale laterale inferiore ed il periostio del margine supero orbitale temporale interno.

Si effettua un taglio arcuato sul canto esterno a livello della giunzione tra la lamella anteriore e quella posteriore delle 2 palpebre.

Con un filo di sutura in nylon 6/0 dop- piamente armato si ingaggia il legamento palpebrale inferiore e lo si ancora alla parte interna del periostio orbitario supero temporale. La stessa manovra si ripete con l’altro capo del filo di sutura. (foto 3)
Anche nell’Ectropion senile, dovuto a lassità di questo legamen- to, questa tecnica consente di ottenere ottimi risultati. In questo caso si associa la tecnica per l’ectropion del punctum in modo da introflettere anche la parte mediale della palpebra.