Dopo il successo dello scorso anno, si ripete sabato 21 maggio a Roma (dalle 10 alle 13) presso l’hotel Rome Cavalieri Hilton l’incontro tra i pazienti con glaucoma e degenerazione maculare senile e un panel di oculisti esperti per fare insieme il punto sulle cure attualmente disponibili e le prospettive terapeutiche future. Novità di questa edizione è la cataratta, che interessa ben 500.000 italiani che si sottopongono ogni anno all’intervento e che sarà da giugno in poi la terza patologia trattata dalla nostra onlus. Il programma dell’incontro è stato suddiviso in tre sezioni, in modo da permettere ai partecipanti di seguire anche solo l’argomento di proprio interesse.
Come per lo scorso anno sarà possibile fare domande, purchè di carattere generale e non riferite al proprio caso clinico personale, anche a tutela della privacy. L’incontro è gratuito, aperto a tutti e non è necessaria la prenotazione. Sul sito è disponibile il programma dettagliato e i riferimenti per raggiungere l’hotel Cavalieri Hilton dalla Stazione di Roma Termini.
Il laser SLT nella terapia del glaucoma.
Esiste un laser che può essere utilizzato nei casi di glaucoma ad angolo aperto per ridurre la pressione oculare sia in combinazione con la terapia farmacologica sia in sua sostituzione. Si chiama laser SLT (Trabeculoplastica Laser Selettiva) ed è molto diffuso negli Stati Uniti, un po’ meno in Italia.
Ne abbiamo parlato con il Dr. Carlo Orione, che lo utilizza nei suoi studi di Nizza Monferrato, Genova, Alessandria ed Acqui Terme. “Ritengo che il laser SLT non sia ancora molto diffuso in Italia – spiega il Dr Orione perché tutti gli ospedali e i centri privati possiedono il laser ad argon, con cui possono trattare sia la retina che il trabecolato e quindi non sono interessati all’acquisto di un nuovo laser che viene utilizzato solo per il glaucoma, appunto il SLT, piuttosto costoso. Il
trattamento ALT (Argon laser trabeculoplastica) però non è selettivo e crea delle cicatrici sul trabecolato, rendendo così transitorio l’abbassamento pressorio.
Il trattamento SLT invece – continua il Dr Orione – agisce stimolando selettivamente le cellule spazzino del nostro organismo, i Macrofagi, che puliscono il trabecolato, ripristinando così il corretto deflusso dell’umore acqueo e riducendo la pressione intraoculare. Questo laser funziona in qualsiasi stadio di glaucoma cronico ad angolo aperto, ma è stato dimostrato che se il trattamento viene effettuato su un paziente che non ha mai iniziato una terapia con colliri antiglaucomatosi la pressione oculare scende maggiormente”.
Mentre negli USA si tende fin da subito a sottoporre i pazienti con glaucoma ad angolo aperto al trattamento laser SLT, in Italia si preferisce la terapia farmacologica, come prima scelta, passando al laser in un secondo momento. “ I colleghi americani – ci spiega ancora il Dr Orione- usano il laser SLT come terapia primaria perchè, con un rapido
trattamento del tutto indolore si evita, o perlomeno posticipa nel tempo, l’instillazione giornaliera di colliri che dovrà poi protrarsi per tutta la vita”.
Quali sono i rischi del trattamento SLT? “ Se viene eseguito da un oculista esperto non ci sono problemi. Sono stati riscontrati raramente degli aumenti transitori della pressione oculare che si sono risolti in 24/48 ore. Talvolta, se si utilizza una potenza laser troppo elevata, si può avere l’insorgenza di un edema corneale che si risolve in pochi giorni
grazie ai colliri antiinfiammatori” conclude il Dr Orione. Questo trattamento laser può essere ripetuto nel tempo proprio perché è selettivo e agisce solo sulle cellule bersaglio senza danneggiare il trabecolato.