Laser SLT per il Glaucoma

 

Dagli USA il laser glaucoma SLT il nuovissimo laser in grado di curare il Glaucoma.

Basta un trattamento, ambulatoriale e indolore, e si può sospendere per sempre l’uso dei colliri

a cura di Mattia Flores

Quando insorge, il glaucoma non dà alcun segno di sè, ma dopo un po’ il paziente non vede più e a quel punto la vista persa non si recupera. L’unico modo per sapere di non esserne affetti è effettuare una visita specialistica medico oculistica di prevenzione una volta l’anno» esordisce il dottor Carlo Orione.

LE CAUSE

«Il Glaucoma si instaura, nella maggior parte dei pazienti, per un aumento della pressione dell’occhio» prosegue il dottor Orione, esperto in questa branca. «Nell’occhio viene prodotto un liquido, l’umore acqueo, che dopo aver nutrito le parti trasparenti dell’occhio, la Cornea e il Cristallino, fuoriesce attraverso una struttura chiamata trabecolato.

Immaginiamo questa struttura come una rete tra le cui maglie, nel tempo, si depositano dei detriti così che il liquido che l’attraversa defluisce sempre più lentamente. Essendo l’occhio un organo chiuso, se vi si immette sempre la stessa quantità di liquido, ma ne esce meno, la pressione al suo interno aumenta e comprime i piccoli vasi sanguigni che irrorano il nervo ottico; questo, ricevendo meno sangue, si atrofizza e non porta più i segnali visivi al nostro cervello».

COME SI CURA

Laser Glaucoma Orione-SLT

«La terapia utilizzata fino a ora è instillare uno o più colliri che riducono la pressione oculare» spiega l’esperto. «Se poi, nel tempo, perdono efficacia bisogna affrontare un intervento chirurgico». Da un anno il dottor Orione utilizza un nuovo Laser.

«Si chiama SLT (Trabeculoplastica Laser Selettiva) e agisce stimolando selettivamente “le cellule spazzino” del corpo, i Macrofagi, che puliscono il trabecolato, ripristinando così il corretto deflusso dell’umore acqueo e riducendo la pressione intraoculare. I primi dati sono molto incoraggianti: nei primi 6 mesi del 2009 ho trattato 66 occhi e la pressione oculare, dopo 15 giorni, è scesa dai 6 agli 8 mm di mercurio; il controllo dopo 3 mesi ha evidenziato un ulteriore abbassamento pressorio di altri 3 mmHg.

I più recenti studi consigliano di mantenere una pressione intraoculare che non superi i 18 mmHg. o addirittura meno in occhi che presentano anche altre patologie». Si tratta di un intervento non doloroso che può anche essere ripetuto.

«Non si sente alcun fastidio» assicura Carlo Orione. «Bastano poche gocce di collirio anestetico, l’applicazione della luce del laser sull’occhio e in pochi minuti si eliminano, nella maggior parte dei casi, tutti i colliri, o nei casi più gravi si riducono di numero. Essendo un laser selettivo poi, agisce solo sulle cellule bersaglio non danneggiando il tessuto trattato, come invece i vecchi laser, e quindi la metodica può essere ripetuta».